201406.05
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La separazione tra coniugi in Italia

credo-nel-matrimonio

1) SEPARAZIONE GIUDIZIALE

Cosa fare  per chiedere la separazione’?, se non vi è alcun accordo con il coniuge , si deve ricorrere ad una avvocato, il quale provvederà a redigere la domanda di separazione  : ricorso, il ricorso può essere proposto anche solo da un dei coniugi, perché si possa chiedere la separazione è necessario che si indichi nel ricorso stesso che la continuazione della convivenza è divenuta intollerabile, oppure che la stessa  possa   portare  una grave pregiudizio per i figli . Il ricorso deve contenere l’esposizione dei fatti sui quali si fonda la domanda, i lGiudice competente ha pronunciarsi è quello del luogo di ultima residenza dei coniugi, o in mancanza del luogo di residenza del coniuge convenuto, oppure del ricorrente se il coniuge convenuto è residente all’estero.

Il ricorso deve altresì contenere : la dichiarazione di esigenza dei figli , la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni dei coniugi, l’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio , il certificato di famiglia e residenza.

Una volta depositato il ricorso il Tribunale fissa la data di comparizione delle parti ed i termine (90 gg) per notificare i ricorso al congiunge a questo punto si aprano due fasi : la prima davanti al Presidente del tribunale il quale alla prima udienza di comparizione dei coniugi procederà al tentativo di conciliazione se non riesce fisserà una nuova udienza davanti al giudice istruttore e si pronuncerà un provvedimento provvisorio che autorizzerà i coniugi a vivere sperati e fisserà l’assegno di mantenimento per i figli e  i provvedimenti riguardo l’affido condiviso.

Davanti al giudice istruttore inizierà un vero e proprio procedimento di cognizione che si concluderà con una sentenza di spedizione impugnabile con i mezzi ordinari. Durata del procedimento tre /quattro anni circa.

2) SEPARAZIONE CONSENSUALE

La separazione consensuale è lo strumento attraverso il quale marito e moglie, di comune accordo tra loro, decidono di separarsi. La separazione consensuale non è quindi possibile in mancanza di un accordo tra i coniugi che investa ciascuna questione (diritti sul patrimonio, mantenimento del coniuge debole, diritti di visita e mantenimento della prole, assegnazione della casa coniugale) ed acquista efficacia con un provvedimento emesso dal Tribunale, l’omologa (in pratica il Tribunale si limita a validare, controllare e dichiarare efficaci le condizioni determinate dai coniugi congiuntamente).

Come si può arrivare all’accordo di cui sopra? : Con l’assistenza di un legale scelto da entrambi i coniugi si accordano su tutti i punti , il legale redige il ricorso e lo presenta in Tribunale per l’omologa

Durata del procedimento : quattro mesi circa dal deposito del ricorso in cancelleria.



Qualora invece la coppia non sia d’accordo sui i termini di separazione ma voglia evitare di entrare nei meandri della giustizia italiana  , vi sono due opportunità per riuscire a trovare una accordo extragiudiziale :

La mediazione familiare : i coniugi si affidano ad un terzo il mediatore ,il quale senza l’assistenza di un legale , cercherà di condurre le parti a trovare un accordo sui termini della separazione  : affidamento  dei figli, questioni economiche   ed assegnazione della casa coniugale, qualora la mediazione avesse successo l’accordo trovato andrà sottoscritto e presentato in tribunale sotto forma di ricorso di separazione consensuale per l’omologa.

La pratica collaborativa: è invece una sorta di mediazione strutturata ove le parti saranno seguite dai propri legali , e da altri professionisti   neutrali scelti congiuntamente i quali gli aiuteranno a prendere le decisioni condivise riguardante tutti gli aspetti della separazione ,attraverso dei tavoli di trattative a cui parteciperanno sempre e comunque le parti le cali saranno parti attive della procedimento e non demanderanno a terzi persone la trattative .


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