201603.07
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Alcune domande per scoprire la pratica collaborativa

La pratica colalborativa è un metodo alternativo di risluzione delle controveise familiari che si basa sull’autodeterminazione delle coppia nel volere trovare un accordo. Le parti coscientemente scelgono di non risolvere la propria crisi familiare davanti ad un giudice , oppure di delegare la risluzione della stessa ai propri legali, ma di collaborare fattivamente ,insieme ai propri legali ad un accordo autodeterminato.Al tavolo delle trattative si possoni anche sedere un esperto delle relazioni ed un comemrcialista.Ma perchè due coniugi che si vogliono seprare dovrebbero impegnarsi a collaborare non è un controsenso? Le controversie familiari , portano sempre infinito dolore e sofferenza per tutte le aprti, la seprazione non è solamente un evento giuridico, ma incide direttamente sulla vita dei componenti della famiglia, minori compresi , pertanto una risoluzione non imposta ma decisa direttamente dalla coppia, inevitabilmente si riverberà sulla qualità della vita della famiglia dopo la seprazione e sarà senza dubbio un accordo più duraturo. Il processo necessario per arrivare all’accordo non sarà affatto semplice , per questo motivo è necessario l’intervento di professioniti che non curino solo l’aspetto legale, ma anche l’aspetto relazione ed economico del conflitto.
L’intervento di altri porefessionisti,oltre agli avvocati non servierà soltanto a fare lievitare i costi?
Assolutamente no, basti pensare al fatto che in una cotroversia davanti ad un tribunale, molte volte possono essere nominati CTU che si occupano delgi aspetti relazionali ed economici , a quali dovranno essere affiancati CTP ed ecco che i costi della causa sono imprevedibile, cosi come i tempi, mentre nella PC il professionista è uno solo ila cui imparzialità è garantita dal fatto che è stato formato alla PC ed consoce le regole per lavorare in team , i costi saranno predeterminati al momento dell’incarico ed alla fine non ci saranno grosse soprese.
Perchè un esperto di relazioni dovrebbe intervenire in un procedimento di seprazione?
Come dicevamo prima la seprazione non è solo un evento giuridico, ma gli aspetti relazionali sono forse addirittura più importanti , il suo compito è quello di fare accettare alla coppia il loro status di sperati e di gestire il rapporto con i minori, si curerà inoltre di gestire il conflitto direttamente dall’interno cercando di risolvere dal punto di vista relazionale eventuali ed inevitabili momenti di impasse durante la procedura/trattativa.Qual’è il ruolo del comemrcialista?Il ruolo del commercialista è importantissimo, egli ha il compito di fotografare la situazione patrimoniale della famiglia al momento della sperazione, di modo che le parti abbiano una reale percezione del stato patrimoniale.Molte volte infatti,durante le seprazione consensuali, la parte che subisce la seprazione tende a vendicarsi chiedendo o prtendendo una assegno di mantenimento molto alto quale risarcimento per l’abbandono, oppure quale vendetta, tale richiesta viene fatta senza però avere minimamente un idea reale delle possibilità economiche di ocntroparte, e può capitare che la controparte stessa accetti spinta dalla voglia di chiudere la controversia o da un profondo senso di colpa , di pagare più di quanto in realtà possa permettersi, con la conseguenza che molto presto gli impegni presi non potranno essere onorati con la conseguenza che si dovrà necessariamento tornare davanti ad un giudice. Il commercialista non imporrà una sua decisione ma aiutare e suggeriirà alle parti quale sia le decisione migliore anche e sorpatutto nell’interessa dei figli.L’Avvocato che cosa fa? L’avvocato fa l’avvocato, ovvero gestisce il conflitto per la parte giuridica, e sotto questo punto di vista dovrà tutelare ed assitere il proprio cliente, però è essenziale comprendere che egli , qualora insieme al cliente scelga la PC, non potrà afforntare il conflitto in termini argomentativi, egli come tutte le aprti che partecipano alla PC firma un contratto con il quale si impegna a trovare una soluzione condivisa,a non attivare il contenzioso in pendenza della PC. Gli avvocati assitono le parti non le raprpesentano devono lavorare in un contsto di dialogo ed ascolto, valutare gli interessi si del proprio cliente, ma anche del nucleo familiare, ed cercare insieme all’atra parte la soluzione dei problemi in una logica win to win.In che cosa consiste l’accordo collaborativo?Nel garantire trasparenza e buonafede ,le aprti si impegnano a scambiarsi ogni informazione; a garantire un vincol odi riservatezza,impossibilità di utilizzare i documenti prodotti al tavolo della PC, obbligo ad astenersi dal difendere il proprio cliente in un futuro contenzioso. Impegno delle parti a non mutare lo status quo del proprio patrimonio.Come si garantisce che tutto questo accada?Attraverso la formazione di entrambi gli avvocati ad una negozazione di tipo collaborativo, ed al lavoro di squadra unitamente agli altri professionisti anch’essi formati alla PC.


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