Diritto collaborativo: ll ‘processo collaborativo’ è un metodo innovativo di regolamentazione non contenziosa dei conflitti familiari, che può sintetizzarsi con il seguente paradigma: “dal contraddittorio al dialogo”, e che si avvale dell’arte della negoziazione di quegli avvocati che operano in diritto di famiglia che sanno individuare soluzioni pacifiche, senza essere strumenti di battaglia per ottenere la vittoria del cliente o la sconfitta dell’avversario.
E’ un procedimento peculiare pragmatico che gli avvocati, formati alla pratica collaborativa, utilizzano per la gestione del conflitto familiare al momento della fine di un matrimonio o di una convivenza, che evita, quando è possibile, l’intervento del Giudice nella sfera familiare.
Perché scegliere la pratica collaborativa
Perché si lavora in un clima di cooperazione e di fiducia che riduce la tensione emotiva del conflitto, ogni parte è consigliata ed assistita dal suo avvocato ed entrambi le parti possono avvalersi di esperti neutrali che lavorando in un clima di squadra e collaborazione possano individuare le soluzioni condivise basate sui propri interessi senza pressioni o condizionamenti e senza la minaccia di ricorrere al Tribunale chi decide sono i coniugi non un Giudice terzo che più delle volte non consce nessuno delle parti del processo ,tanto meno i minori .
Perché una accordo cosi raggiunto ha molte più probabilità si tenere nel tempo, di una sentenza coercitiva. Nella pratica collaborativa tutte le decisioni sono prese dalle parti non dal Giudice.
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