202401.09
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LOCAZIONI TURISTICHE, AFFITTI BREVI, ATTIVITA’ TURISTICO RICETTIVE : LE ULTIME NOVITA’ NORMATIVE

Le locazioni turistiche sono state sono un argomento attuale sopratutto quando si parla di città turistiche come la nostra Firenze. E’ un fenomeno che negli ultimi anni ha reso sempre più piede,  il che rende necessario che il fenomeno  venga in qualche regolato .  I sindaci chiedo al Governo maggiori poteri in questo senso , e qualcuno come Nardella cerca nei limiti delle proprie competenze cerca  mettere regole che impediscono un far set normativo di un fenomeno sociale cosi esteso.

Anche il governo ovviamente  ha dovuto intervenire per una regolamentazione e lo ha fatto con il DL n 145/2023 convertito nella l 15 dicembre 2023 n 191.

La novità più grande è quella dell’introduzione , per chi vuole dare in locazioni il proprio immobile per finalità turistiche, di un codice identificativo nazionale, assegnato dal ministero del Turismo, previa presentazione in via telematica di un’istanza da parte del locatore ovvero del soggetto titolare della struttura turistico-ricettiva, corredata da un dichiarazione sostitutiva attestante i dati catastali dell’unità immobiliare, e la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti. In particolare le strutture ricettive devono essere dotate di dispositivi per la rivelazione di gas combustibili e del monossido di carbonio, estintori portatili a norma di legge da ubicare in posizioni accessibili e visibili.

Ed inoltre chiunque abbia intenzione di esercitare l’attività di locazione per finalità turistiche è soggetto all’obbligo di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) da presentare presso lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune nel cui territorio è svolta l’attività. Sono previste sanzioni amministrative pecuniarie  per chi è privo di Cin ed in assenza di Scia.

La nuove legge non presenta alcuna novità sotto il profilo civilistico nel senso che le locazioni turistiche restano come in passato soggette alle norme del codice civile, e non comprese in una disciplina normativa ad hoc. La soluzione di rimettere al codice civile alla regolamentazione delle locazioni avanti mere finalità turistiche sottintende un’ideale gradazione che pone le locazioni con finalità turistiche ad un livello inferiore rispetto ad altri contratti come le locazioni transitorie, che sono invece mosse da esigenze abitative e non da finalità turistiche.

Da un punto di vista fiscale invece le locazioni brevi sono soggette all’aliquota del 21% ovvero allo cosiddetta  cedolare secca propria dei contratti di locazione, si tratta di un provvedimento che ha come finalità quella  di contrastare l’evasione fiscale in questo specifico segmento del mercato delle locazioni abitative, anche se a parere di chi scrive questo potrebbe essere considerato concorrenza sleale nei confronti degli alberghi  che non possono usufruire delle cedolare secca ed hanno  un trattamento fiscale più sfavorevole.

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