201501.08
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Le novità del divorzio breve,spazio ai mediatori familiari

Il divorzio breve, che è bene ricordare non ha niente a che vedere con la negoziazione assistita  in tema di separazione e divorzio, è una riforma per così dire in qualche modo epocale, si è messo mano ad un istituto , quello del divorzio appunto che a 40 anni ormai, dalla sua approvazione  non era stato minimamente mai modificato . Le novità introdotto con il nuovo testo approvato dal senato con modifiche ,per cui il testo è tornato alla camera, sono essenzialmente queste:

1)Eliminazione del periodo di separazione di tre anni prima di chiedere il divorzio.

2) Il termine per chiedere il divorzio decorre dalla notifica del ricorso ed è di 12 mesi in caso di separazione giudiziale e di 6 mesi in caso di consensuale

3) Sarà applicabile anche per i procedimenti in corso.

4)La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di soscrizione della separazione consesuale.

Risulta agli occhi un punto evidente ovvero quello che per determinare il tempo sufficiente per ottenere il divorzio non vi è alcuna distinzione se vi siano a meno figli minori ma sarà sempre e comunque di 12 mesi in caso di separazione giudiziale e di 6 mesi in caso di consensuale. Sarà pertanto di fondamentale importanza che gli avvocati che assistono le parti abboandonino l’armatura di professionisti della lite ma si adoperino ad indossare il i più civile abito dell’ esperto del dialogo e del mediatore. A questo proposito sarà molto importante rafforzare la mediazione familiare ,istituto troppe volte ignorato dal legislatore , che rappresenta un vero e proprio percorso per la riorganizzazione della vita della famiglia separata.

La mediazione familiare è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 2006 ma mai fino ad oggi regolato con norme ad hoc.

Così come la mediazione civile la mediazione familiare  è un intervento finalizzato al recupero di un dialogo interrotto dalla lite , per mezzo di un terzo neutrale, il quel sollecita e promuove nei genitori separati la collaborazione per arrivare all’autodeterminazione di trovare accordi condivisi , attivando i potenziali spazi destinati alla cooperazione  e all cogenitorialità prevenendo  così il disagio dei figli. Si tende quindi a trasformare il dolore del conflitto in un’opportunità per migliorare la proprio vita dopo l’evento separazione. Deve essere cioè garantito il diritto ai figli in maniera inequivocabile a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori in perfetta continuazione  con l’applicazione dell’affidamento condiviso eliminando così la figura del genitore affidatario e quello del tempo libero e la diminuzione dei tempi per ottenere  il divorzio in questo senso è senza dubbio un incentivo alla ricerca della riduzione del conflitto e lo strumento più adatto per arrivare a questo risultato, e senza dubbio la mediazione familiare.




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